Il Forum Anti-sette- “Libero Credo dice il vero”

Finalmente ammettono che è tutto vero

I documenti dimostrano che il Forum Anti-Sette e i loro amici svolgono attività illecite, che si comportano disonestamente e diffondono notizie false per seminare allarmismo e ledere diritti sanciti dalla Costituzione. Basta leggerli senza considerare i nostri commenti per capirlo. Ora il Forum ammette che i documenti sono autentici. Se non verranno perseguiti sarà un’omissione di un atto d’ufficio dovuto.

Maurizio Alessandrini del FAVIS riconosce che le cose pubblicate da Libero Credo sono vere!

Maurizio AlessandriniIl 5 ottobre scorso, durante la conferenza organizzata dal GEMPPI (1) e dalla FECRIS (2) tenutasi a Marsiglia, ha dichiarato testualmente:

“Libero Credo pubblica continuamente posta elettronica rubata, sottratta illegalmente alle caselle postali delle associazioni italiane”.

Sorvoliamo sulle accuse di furto della posta elettronica, infondate, non dimostrate e ininfluenti. Quel che è invece importante è che questa frase conferma la veridicità di quel che andiamo pubblicando da molti mesi.

Significa che i documenti pubblicati non sono falsi, ma sono documenti realmente prodotti e scambiati “dalle associazioni italiane” (componenti il Forum Anti-Sette).

E’ un’affermazione gravissima. Una confessione sconcertante che avvalora tutte le ipotesi che abbiamo fatto nei nostri articoli.

Un’ammissione che coinvolge tutti gli attori delle numerose vicende che abbiamo descritto, inclusi vari politici, dirigenti e funzionari della Squadra Anti Sette (S.A.S.) del Ministero dell’Interno, i loro referenti privilegiati come don Aldo Bonaiuto, le associazioni anti-sette di cui Alessandrini è un esponente di spicco, la federazione europea degli anti-sette FECRIS, vari giornalisti e anche alcuni magistrati.

Nel goffo tentativo di sminuire il valore dei documenti pubblicati da Libero Credo, Alessandrini ha affermato che:

La documentazione illecitamente ottenuta è stata artatamente inserita in contesti differenti da quelli originali e utilizzata come intuibile in maniera del tutto distorta, strumentale e fuorviante, cosicché i nostri detrattori potessero servirsene, come di fatto è accaduto e accade, onde accentuare l’attacco diffamatorio che prosegue a tutt’oggi”.

Ma la maldestra arrampicata sui vetri di Alessandrini è inesorabilmente smentita dai documenti stessi che troverete negli articoli precedenti, rigorosamente contestualizzati, pubblicati integralmente o senza alterazione alcuna, esattamente come li hanno scritti i componenti del Forum Anti-Sette.

Questo tentativo di sminuire la validità di tali documenti è un’ulteriore conferma della loro autenticità. Infatti Alessandrini non ha speso una sola parola per dire che sono falsi, ha detto invece che la documentazione è stata “sottratta illegalmente alle caselle postali delle associazioni italiane” e che “è stata artatamente inserita in contesti differenti da quelli originali”.

In precedenza si poteva avanzare il sospetto che i documenti non fossero veri. Qualcuno ha anche suggerito che fossero inventati e scritti da noi per scopi poco chiari. Ma la conferma della loro veridicità non lascia spazio a dubbi e apre al porta a ben altre domande: com’è possibile che la passino liscia? Perché non vengono processati? Perché vengono ascoltati e lasciati liberi di agire? Perché vengono addirittura sostenuti da politici, poliziotti e media?

Blisko - Muller TulliAlessandrini ha fatto queste affermazioni alla presenza del guru francese della lotta alle “sette” Serge Blisko e della Vice-presidente della FECRIS Daniélle Muller Tulli.

Nessuno dei due ha trovato da ridire su quanto ha affermato Alessandrini, dimostrando così di essere completamente solidali con quanto andava dicendo: “hanno messo le mani sui nostri documenti e li stanno usando per infangarci”.

La cosa non ci stupisce visto che questi personaggi (come gli altri presenti a quel simposio marsigliese) sono tutti della stessa cricca.

Monsieur Serge Blisko rappresenta un organismo statale francese, la cosiddetta “Missione Interministeriale per la Vigilanza e la Lotta alla Sette” (MIVILUDES). Un abominio in termini di libertà di credo, pensiero ed associazione. Qualcosa che in Italia avrebbe spazio solo nei sogni dei nostalgici dell’era fascista. Coloro che infatti sostengono il Forum Anti-Sette.

Madame Danièlle Muller Tulli invece rappresenta la federazione francese degli anti-sette chiamata FECRIS con sede a Marsiglia, un organismo quasi totalmente finanziato dal governo francese tramite le MIVILUDES. Una federazione di associazione di cui la FAVIS di Alessandrini e le altre associazione del Forum Anti-Sette fanno parte.

Sebbene si tratti per lo più di associazioni formate da pochissimi individui in maggioranza senza titoli e competenze, la federazione è ramificata un tutta Europa e ha ottenuto lo status di ONG (Organizzazione Non Governativa), in spregio alla legge che proibisce tale accreditamento agli organismi finanziati da un qualsiasi stato dell’unione.

Come nostra abitudine, non ci limitiamo ad affermare che Alessandrini ha detto quanto sopra e che gli organizzatori del simposio sono rimasti indifferenti al riguardo, ma forniamo l’audio del suo intervento che include anche i suoi deliri contro chi ha osato opporsi all’opera del Forum Anti-Sette, nonché i suoi tentativi di sminuire il loro ruolo nelle vicende descritte nei nostri articoli. [clicca per ascoltare l'audio dell'intervento Alessandrini che si trova a fondo pagina].

Alessandrini - Da PratoAlessandrini non è l’unico che ha ammesso che i documenti di Libero Credo sono veri. Poche settimane fa tale Franco Da Prato, sostenitore del Forum Anti-Sette e buon amico di Alessandrini (qui di fianco a braccetto), reagendo malamente ad un articolo di Agenzia Radicale (Saluzzo o le 120 Giornate di Sodoma) a firma Camillo Maffia, ha fatto la stessa ammissione in un commento pubblicato in calce all’articolo.

Franco Da Prato (16 marzo 2014 ore 10: 39) : “Glielo comunico apertamente, gli autori di libero credo sono dei criminali e dei vili, che pubblicano sotto l'anonimato articoli e mail sottratte illegalmente dai computer di privati cittadini.”

Da Prato ha incassato immediatamente un paio di commenti di altri lettori che hanno colto in pieno il significato della sua esternazione.

Alessandra Pilloni (16 marzo 2014 ore 17:23) “Franco Da Prato, la sua ostinazione nel ribadire l'anonimato dei gestori del sito Libero Credo è tesa unicamente a sviare l'attenzione da quello che è il reale problema, ossia se la documentazione del sito sia rispondente alla realtà dei fatti: e qualora lo sia temo che l'ultimo problema sarebbe l'identità di chi gestisce il sito”.

Luigi Rocca (16 marzo 2014 ore 18:23) “Gli AUTORI DI Libero Credo sono dei criminali? E come definisce allora la combriccola degli antisette che quelle azioni le hanno commesse per loro stessa ammissione?
Già che ci sono, chi mi dice che quelli di Libero Credo non abbiano ottenuto i documenti da qualche gola profonda o da qualche pentito degli antisette?
Rimane il fatto che, se mai han commesso qualche ipotetica scorrettezza pubblicando quelle email, hanno denunciato E DOCUMENTATO reati ben più gravi commessi dagli autori di quelle email.”

Nel suo sacro fervore anti-sette Da Prato si è spinto ben oltre e, rispondendo ad un altro commentatore dell’articolo di Agenzia Radicale, ha ammesso anche altre illegalità di cui la FECRIS ed il Forum Anti-Sette sono consapevolmente colpevoli.

Ignazio Barbagallo (16 marzo 2014 ore 03:59): “Oppure ci dica Da Prato se è vero o no che la FECRIS è finanziata al 95% dal governo Francese e se è vero o no che questo è incompatibile con lo status di NGO che gode assieme alle sue associazioni corrispondenti italiane ARIS, FAVIS, e CeSAP.”

Franco Da Prato (16 marzo 2014 ore 10:09): “In Francia sono più evoluti ed hanno nella loro legislazione il reato di plagio. Si! mi hanno detto che la FECRIS è finanziata dal governo Francese, magari avvenisse anche in Italia! Cerchi di non confondere la libertà di culto coi ciarlatani.”

E’ sfuggita al Da Prato l’illegalità di quanto ammette, così come gli sono sfuggite le implicazioni di incostituzionalità e il fatto che non si parla solo della Francia (che da tempo ha buttato alle ortiche il tradizionale motto liberté, egalité, fraternité) ma del Consiglio d’Europa. Un altro utente gliel’ha ricordato un po’ bruscamente.

Saverio (16 marzo 2014 ore 18:50): “Più evoluti? PAZZESCO! Se un governo finanzia un organismo come la FECRIS sapendo che questo è in contrasto con le norme europee che stabiliscono che una NGO NON DEVE ricevere fondi da un governo, non sono evoluti, VIOLANO LA LEGGE!
Altro che criticare libero credo perché espone al pubblico i panni sporchi della tua congrega di mestatori.”

Sorvoliamo su epiteti e accuse di Da Prato e prendiamo atto che la confessione di Alessandrini non era isolata e frutto di una momentanea confusione dell’autore.

Anche pochi giorni fa, in occasione del raduno annuale della FECRIS a Bruxelles, sia Alessandrini che Lorita Tinelli del CeSAP hanno ripetuto che qualcuno ha “messo le mani sui nostri documenti e li stanno usando per infangarci”.

congresso Fecris

Sappiamo da fonte certa, che verrà svelata al momento opportuno, che anche Lorita Tinelli ha ammesso in atti ufficiali che i documenti pubblicati da Libero Credo sono veri e realmente prodotti dalla sua associazione e degli altri componenti del Forum Anti-Sette.

Tirando le somme, fin dal suo esordio Libero Credo ha pubblicato una serie di documenti che dimostrano l’esistenza in Italia (e non solo) di un’attività organizzata, tesa a conculcare i diritti sanciti costituzionalmente di libertà di pensiero, religione e associazione.

Un’attività che vede coinvolti organi dello Stato, media, politici e associazioni private. Cioè, la Squadra Anti Sette (S.A.S.) del Ministero dell’Interno, il loro referente ufficiale don Aldo Buonaiuto (prete cattolico) e le associazioni del Forum Anti-Sette FAVIS, CeSAP, ARIS Toscana e ARIS Veneto, spalleggiate da alcuni politici compiacenti e da certa stampa scandalistica.

Lo stato di cose che abbiamo finora denunciato viene ora ammesso dagli stessi interessati.

I documenti che abbiamo pubblicato all’inizio del 2012 hanno dimostrato che nel Ministero dell’Interno si è istituita nel 2006 la speciale forza di polizia religiosa chiamata S.A.S., (si veda “La Squadra Anti Sette”) per eseguire “attività di contrasto agli illeciti connessi alle attività delle sette sataniche”.

I fatti di cronaca hanno ampiamente dimostrato che le presunte attività illecite delle “sette sataniche” erano solo una scusa, un pretesto per occuparsi a tutto campo di qualsiasi gruppo religioso, spirituale o esoterico sgradito in certi ambienti e fatto oggetto di apposite campagne mediatiche.

In pratica un dipartimento di un ministero, ignorando il potere legislativo che rappresenta la volontà degli elettori, ha stabilito che esistono delle “sette” che commettono illeciti, che come tali vanno contrastate, ed ha istituito motu proprio un corpo di polizia con una circolare indirizzata a Questori e Prefetti, nemmeno con un decreto o tanto meno per via legislativa. Un corpo di polizia che opera su tutto il territorio italiano a spese dei contribuenti.

Oltre a documentare l’abnormità della sua genesi, abbiamo evidenziato come la S.A.S. operi in contrasto con la nostra Costituzione (si veda Squadra Anti Sette e Costituzione) perpetuando l’aberrante pratica dell’allarmismo di Stato già iniziata col famigerato rapporto ministeriale del 1998 (Allarmismo di Stato - il Rapporto ministeriale del 1998 sulle sette”), basato su un consolidato modus operandi descritto nell’articolo “Squadra Anti Sette, gruppi anti-sette e plagio”.

Viepiù che abnorme nella sua natura arbitraria, la S.A.S. è incostituzionale perché, tra l’altro, si avvale di referenti privati, anche cattolici, che operano nel pieno conflitto di interesse, come abbiamo descritto nell’articolo “I referenti della SA.S.”.

Documenti alla mano, ora confermati dagli stessi autori, abbiamo dimostrato che, sotto l’egida della S.A.S., questi referenti privati, componenti il cosiddetto Forum Anti-Sette, hanno fornito per anni false statistiche ai media (Falsare le statistiche per allarmare”) e testimonianze alla Commissione Giustizia del Senato (“Testimoni fondamentali”) per far approvare una legge che vorrebbe reintrodurre nel nostro ordinamento il reato fascista di plagio, ribattezzato per l’occasione “manipolazione mentale”.

Sempre con documenti prodotti dallo stesso Forun Anti-Sette, abbiamo messo in evidenza che il metodo per rendere plausibile l’intervento della S.A.S., i politici “sensibili” e i media scandalisti, il suddetto Forum si è avvalso di “Denunce anonime”, si veda anche “Ancora denunce anonime e lettere segrete”.

Sempre con i loro stessi documenti abbiamo altresì dimostrato che politici compiacenti si sono prestati al gioco della S.A.S. e del Forum Anti-Sette per agevolare l’iter di disegni di legge sul plagio presentando anche interrogazioni parlamentari pretestuose e colme di fatti non dimostrati. Nel contempo questi politici si sono prestati per superare gli ostacoli posti da altri politici dissenzienti, vedere “C'è poco da stare Allegrini” e “C'è poco da stare Allegrini 2a parte”. Impedendo nel contempo il diritto di replica ed espressione a chi voleva esprimere pareri difformi: “Vengo anch'io. No tu no!”.

Vistosi smascherato il Forum Anti-Sette ha cercato maldestramente di nascondere una realtà evidente rinnegando il suo ruolo in questa vicenda. Ma ancora una volta sono stati smentiti usando i loro stessi scritti, vedasi “Mentono i referenti della SAS?”.

Abbiamo altresì documentato il loro passato violento con gli articoli Forum anti-sette e i sequestri di persona – 1° atto, Forum anti-sette e i sequestri di persona - 2° atto e Forum anti-sette e i sequestri di persona - 3° atto e conclusione”.

Infine, con l’articolo Fate tacere quelle voci abbiamo provato quali manovre sono capaci di porre in essere per azzittire i dissenzienti.

Ad ulteriore riprova che queste attività di repressione dei dissenzienti non si limita ad un caso isolato e non è limitata ad alcuni di loro, ecco come hanno reagito Maurizio Alessandrini e Sonia Ghinelli del FAVIS all’interpellanza presentata contro il Forum Anti-Sette da un Senatore della Repubblica.

email Alessandrini

Sappiamo per certo che il Senatore Pastore è stato contattato e convinto a ritirare l’interrogazione. Poi, avvalendosi dei loro contatti privilegiati si sono adoperati per procurare guai giudiziari e professionali alla dott.sa Di Marzio, perché aveva avuto l’ardire di pubblicare l’interpellanza sul suo blog.

Non è una mera ipotesi, ma un fatto documentato, ecco un esempio.

email ghinelli-tinelli

Potrebbe sembrare una reazione accettabile e ammissibile, se non si conoscono le conseguenze che hanno avuto queste segnalazioni alla Senatrice Allegrini, alla dott.sa Bocchino della S.A.S. e al dott. Palma dell’Ordine degli psicologi nazionale.

Per zittire i dissenzienti i signori del Forum Anti-Sette, non esitano a mentire. Si veda ad esempio questo scambio di e-mail tra i membri dell’ARIS Toscana Emanuela Fontana e Gina Benfatto sul come gestire i il rapporto con i media a suon di menzogne a danno di Danilo Speranza del gruppo Re Maya.

email Benfatto

Ed ecco un altro esempio dell’animus nocendi, la volontà di nuocere, di questi due associati dell’ARIS Toscana, verso una collega della dott.sa Di Marzio, la dott.sa Simonetta Po, “colpevole” di non condividere il modus operandi del Forum Anti-Sette.

email Caselli

Un livore che non si limitava alle intenzioni, ad uno sfogo momentaneo, ma era seguito da azioni pianificate per nuocere in qualche modo al bersaglio delle loro invettive.

email Caselli

Zittire quindi le voci dissenzienti. Quelle voci che si oppongono alla loro pratica di diffondere notizie false e allarmanti sulle presunte “sette” per generare una costante campagna mediatica allo scopo di fomentare iniziative giudiziarie e leggi restrittive.

Tom SackvillePer dare un’idea della portata europea del problema, della comunanza di intenti di questi gruppi anti-sette, della sintonia tra i vari membri della FECRIS e dell’uniformità nelle direttive per creare allarme sociale sulle “sette”, ecco un’e-mail spedita dal presidente della FECRIS Tom Sackville (a destra nella foto) a tutte le associazioni federate, comprese quelle italiane.

Con questa e-mail le sollecita a fornire ad una giornalista inglese le informazioni utili per costruire un pezzo su “possibili suicidi di massa” in relazione alla profezia dei Maya sulla fine del mondo. Immaginate com’era l’articolo e pensate a quanti suicidi di massa ci sono stati in quell’occasione.

email Sackville

Ora che loro stessi confermano l’autenticità dei documenti che pubblichiamo, sarà interessante notare chi li sosterrà e li proteggerà.

  1. GEMPPI - Study Group movements Thought for the Protection of the Individual.
  2. FECRIS – Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo.
  3. Serge Blisko – Presidente della Missione Interministeriale per la Vigilanza e la Lotta Contro le Sette (MIVILUDES)

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6 aprile 2014


[Audio dell'intervento di Alessandrini]